venerdì 7 marzo 2014

LA GRANDE INVOCAZIONE

    • OGNI SABATO ORE 22.00 ovunque vi troviate per entrare nel
      miglior modo possibile nello spirito della Nuova Era

      QUESTO IL TESTO DELLA PREGHIERA:

      Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
      affluisca luce nelle menti degli uomini
      Scenda Luce sulla Terra.
      Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
      affluisca amore nei cuori degli uomini.
      Possa Cristo tornare sulla Terra.
      Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
      il Proposito guidi i piccoli voleri degli uomini,
      il Proposito che i Maestri conoscono e servono.
      Dal centro che vien detto il genere umano
      Si svolga il Piano di Amore e di Luce
      e possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
      Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra


      ...............................


      “La bellezza e la forza di questa Invocazione, stanno nella sua semplicità e nel suo esprimere tre verità comuni ad ogni grande religione o filosofia: Luce, Amore, Proposito. Non è collegata ad alcuna razza o ad alcun credo. Valica ogni frontiera, non appartiene ad alcuno, né ad alcun gruppo, ma a tutta l’umanità. Riflettete, meditate sulle sue parole, sulla sua bellezza e sulla profondità del suo significato. La ripetizione unanime di questa Invocazione da parte di un gran numero di persone, può cambiare il modo di pensare dell’Umanità”.

      (Il Maestro Tibetano).


      Il valore di questa preghiera invocazione:

      Questa invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno né ad alcun gruppo, ma a tutta l’Umanità. La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e naturale¸ la verità che esiste un’Intelligenza fondamentale cui, vagamente, diamo il no¬me di Dio; la verità che dietro ogni apparenza esterna, il potere motivante dell’Universo è Amore; la verità che una grande Individualità, dai cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò quell’amore perché potessimo comprendere; la verità che sia amore che intelligenza sono effetti di quel che viene detto il Volere di Dio; e infine l’evidente verità che solo per mezzo dell’umanità stessa il Piano divino troverà attuazione.

      Oggi l’umanità si trova in un particolare, eccezionale punto mediano, fra un passato infelice e un futuro pieno di potenzialità che potranno attuarsi se la riapparizione del Cristo verrà riconosciuta e si farà la debita preparazione. Il presente è pieno di promesse, ma anche di difficoltà;

      Questa nuova Invocazione, se verrà largamente diffusa, potrà essere per la futura religione ciò che il Padre Nostro fu per i Cristiani e il salmo 23 per gli Ebrei. Essa può essere usata in tre modi diversi, a seconda della comprensione:

      1. Dagli uomini in genere.
      2. Dagli esoteristi, dagli aspiranti e dai discepoli.
      3. Dai Membri della Gerarchia.

      1. Gli uomini in generale la considerano una preghiera a Dio trascendente. Essi non riconoscono ancora Dio immanente nella creazione e affideranno l’Invocazione alle ali della speranza, speranza di luce, amore e pace che bramano ardentemente. La considereranno una preghiera intesa ad illuminare dirigenti e capi di tutti i gruppi che si occupano delle vicende mondiali, a far affluire amore e comprensione fra gli uomini, affinchè possano vivere nella pace fra di loro; quale richiesta per rafforzare il senso della responsabilità umana, affinchè ciò che oggi è riconosciuto come male e tanto colpisce e affligge l’umanità sia eliminato.

      2. Gli esoteristi, gli aspiranti e coloro che sono orientati verso lo spirito ne avranno una comprensione più profonda. Per essi comporterà il riconoscimento del mondo delle cause e di Coloro che vivono nel mondo soggettivo, veri Dirigenti spirituali della vita umana. Sono pronti a rafforzare gli uomini dotati di vera visione, a indicare non solo la ragione degli eventi in tutti i settori della vita umana, ma anche a dispensare le rivelazioni che permetteranno all’umanità di procedere, e passare dalla tenebra alla luce. Da questo atteggiamento fondamentale apparirà evidente la necessità di dare ampia diffusione alla conoscenza di questi fatti fondamentali, e ne scaturirà un’epoca di propaganda spirituale diretta dai discepoli e portata avanti dagli esoteristi. Tale periodo ebbe inizio nel 1875, quando venne proclamato il fatto dell’esistenza dei Maestri di Saggezza e nonostante gli errori di presentazione, gli attacchi e le derisioni, non ha avuto sosta. Sta nascendo un nuovo tipo di mistico; differisce da quello del passato per il suo interesse nelle normali attività del mondo e non solo per le questioni religiose; egli si distingue per il disinteresse del proprio sviluppo personale, per la capacità di scorgere Dio immanente in tutte le fedi, e non solo nella propria, e di vivere nella luce della Presenza divina… Egli unisce cuore e testa, intelligenza e sentimento, e possiede inoltre la percezione intuitiva che prima era assente. La via del mistico moderno viene ora illuminata dalla limpida luce della Gerarchia e non solo da quella della sua anima, e ciò sarà sempre più frequente.

      3. In entrambi questi gruppi (uomini in generale e aspiranti) alcuni eccellono, in quanto possiedono percezione e comprensione più profonde; essi sono nella “terra di nessuno”, intermedia fra le moltitudini e gli esoteristi da un lato, e gli esoteristi e la Gerarchia dall’altro. Non dimentichiamo che questi ultimi usano anch’essi la Grande Invocazione, e che non vi è giorno in cui il Cristo stesso non la pronunci… Il Piano divino richiede che gli uomini manifestino amore e che “lascino splendere la luce che è in loro”. Segue la solenne richiesta finale che questo Piano di Amore e di Luce, attuandosi tramite l’umanità, “sbarri la porta dietro cui il male risiede”. L’ultima frase dell’Invocazione contiene l’idea della restaurazione e indica la nota dominante del futuro e il giorno in cui l’idea originaria e l’intenzione iniziale di Dio non saranno più frustate dal libero arbitrio e dal male dell’uomo, il suo materialismo ed egoismo; il Proposito divino potrà allora attuarsi grazie al mutamento dei cuori e degli obiettivi dell’umanità.


      Questo l’evidente e semplice significato dell’Invocazione, che risponde all’aspirazione spirituale di tutti. Nell’uso di questa preghiera e nell’attesa sempre crescente della venuta del Cristo, risiede oggi la più grande speranza dell’umanità. Se ciò non fosse, la preghiera sarebbe inutile, soltanto un’allucinazione, e le Scritture di tutto il mondo, con le loro profezie, sarebbero prive di valore ed illusorie. La testimonianza dei secoli ha comprovato che così non è.


      La preghiera ottiene e ha sempre ottenuto risposta; i grandi Figli di Dio sono sempre venuti e sempre verranno in risposta all’appello dell’umanità, e Colui che tutti gli uomini attendono, è per via.

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