lunedì 29 luglio 2013

amore

Come nasce l’amore tra due persone?

come nasce l'amore
La scelta del partner non dipende mai dal caso ma è condizionata da desideri molto spesso inconsci. Anche se abbiamo l’impressione che ogni decisione non sia frutto di un condizionamento esterno ma dipenda da un totale controllo di noi stessi, non è affatto così: le nostre scelte sono influenzate da ciò che viviamo anche quando si parla d’amore. Nell’attrazione fisica entrano in gioco diversi fattori: lo sguardo, il sorriso, la mimica facciale, il modo di parlare, di gesticolare, di camminare, la personalità, il fascino. La bellezza dell’essere amato è qualcosa che non è mai soltanto carnale.
Perfino l’odore può attrarre due persone. Fino a qualche anno fa si pensava che il senso dell’olfatto funzionasse solo negli animali, mentre oggi si ritiene che possa avere un ruolo determinante anche negli uomini. L’olfatto capta i feromoni, molecole invisibili e volatili che vengono prodotte da ghiandole preposte situate nella zona delle ascelle, intorno ai capezzoli e nell’inguine.
Qual è la funzione dei feromoni? E perché sono importanti nell’innamoramento?
Pure essendo inodori, queste molecole vengono captate dal nostro odorato non attraverso le mucose olfattive ma grazie al sistema vomeronasale, indipendente dal sistema olfattivo principale composto da un organo situato alla base del setto nasale, separato dal bulbo nasale accessorio, e dal nervo che li collega.
I due principali feromoni sessuali, l’androstenolo, presente nel sudore dell’uomo e la copulina, che si trova nelle secrezioni vaginali femminili, avrebbero effetti attrattivi o repulsivi tra le persone in base alla loro compatibilità.
Come è intuibile dall’esperienza comune, non è possibile innamorarsi di una persona se il suo odore non ci piace.Quando l’odore è invece di nostro gradimento, pare che l’avvicinamento sia favorito, grazie a una piacevole sensazione di sicurezza e di agio che ci viene comunicata proprio dai feromoni.
Non c’è dubbio che tra gli altri fattori che producono l’innamoramento ci sia, da una parte, la vicinanza (il compagno di scuola, la collega di ufficio, cioè persone che hanno la nostra stessa appartenenza, a una classe sociale, a un livello culturale) e dall’altra la trasgressione, ossia il desiderio di infrangere le regole che gli antropologi chiamano “principio di esogamia“: quello cioè che porta i membri di un clan o di una tribù a cercare il partner fuori dal gruppo di riferimento.

Il maschio innamorato si addolcisce perché negli uomini innamorati, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, si abbassano i livelli ditestosterone, l’ormone che comanda alcuni comportamenti aggressivi e gliimpulsi sessuali. Nelle donne invece avviene il contrario: il testosterone aumenta e dà loro più temperamento.
Svelato il mistero dei sintomi dell’innamoramento: si chiama dopamina

Ma cosa succede quando ci innamoriamo? Gli scienziati che studiano la cosiddetta “chimica dell’amore” affermano che nel nostro cervello si scatena una tempesta di neurotrasmettitori. Un gran caos. Il sentimento suscitato dalla “dolce metà” attiva due zone cerebrali collegate all’energia e all’euforia e fa produrre alti livelli di dopamina. Più si è innamorati, più queste zone del cervello vanno in tilt. Ossia l’innamoramento ci rende in pratica dipendenti dal partner.
La prima fase dell’innamoramento, ossia l’infatuazione, è infatti caratterizzata da un senso di dipendenza dall’altro e da sensazioni intense sul piano emotivo e su quello erotico. Lo stato di esaltazione che si prova all’inizio di un rapporto è dovuto all’azione della feniltilamina, una molecola naturale che sarebbe in grado di suscitare effetti analoghi a quelli delle anfetamine: rende iperattivi ed euforici e fa sì che il cervello rilasci un neurotrasmettitore, appunto la dopamina, che regala sensazioni di piacere. E’ tutta colpa proprio della dopamina se i due innamorati vogliono stare sempre insieme e si telefonano cento volte al giorno. Infatti, quando un evento si rivela più felice di quanto speravamo, la dopamina emette un segnale di benessere che spinge a ripetere l’esperienza. Secondo gli esperti si ritorna coi piedi per terra al massimo entro sei anni quando l’effetto della feniltilamina si acquieta.
Un piccolo segreto per rendere il legame duraturo
ll fatidico passaggio dall’innamoramento all’amore avverrebbe invece grazie all’ossitocina secreta dall’ipofisi ogni volta che tocchiamo la persona amata. L’ossitocina è una sorta di collante ormonale, lo stesso responsabile dell’attaccamento tra madre e figlio, e aumenta notevolmente ogni volta che raggiungiamo l’orgasmo.
Questo ormone procura anche un senso di attaccamento e di affetto e viene attivato anche da stimoli come il massaggio, le carezze, gli abbracci. Sono molto importanti quindi  le coccole e il contatto fisico per mantenere vivo il rapporto quando ha superato la barriera del settimo anno.
Il segreto della durata di una coppia, insomma, starebbe proprio in questo ormone.
Dott.sa Anna maria sepe

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