sabato 20 luglio 2013

volere e potere

UN GRANDE ESEMPIO DI UMILTA' ( VOLERE E POTERE )
.... SE SOLO L'1 % SI ADOPERASSE A FARE ANZICHE A DISTRUGGERE .......
Armando Spedicato Armando Spedicato III Armando Spedicato II
Ryan Hreljac,
IL BAMBINO CHE HA DISSETATO MEZZO MILIONE DI AFRICANI

Ryan Hreljac, Canada (3/5/91). Aveva solo 6 anni quando decise di mettere ordine nel suo piccolo mondo.
Se lui poteva disporre di acqua potabile aprendo un piccolo rubinetto, perché all’altro lato del pianeta non potevano fare altrettanto?
Ryan abitava in un piccolo paese del Canada e come tanti altri frequentava la scuola elementare del suo paese. Durante una lezione sulla carenza d’acqua in Africa, la maestra chiese ai bambini se sapevano quale fosse la prima causa di morte tra i loro coetanei africani. Tutti i bambini erano convinti che fosse la scarsità di cibo e rimasero sorpresi quando la maestra disse loro che la causa principale era la cattiva qualità dell’acqua che bevono.
Ryan non riusciva a capire perché non ci fosse “acqua pulita” e chiese alla maestra Nancy quanto costasse un rubinetto in Africa. Mrs Prest, sconcertata, rispose che basterebbero 70 dollari. Quello stesso giorno Ryan li chiese ai genitori i quali, non avendo enormi possibilità economiche, proposero al figlio di guadagnarsi la somma con i lavoretti di casa a 1 dollaro al giorno. “Non lo capisci mamma, i bambini stanno morendo semplicemente perché non hanno acqua pulita!”, disse con le lacrime agli occhi. Ryan passò l’aspirapolvere, pulì le finestre e, con molta determinazione, lavorò pazientemente riuscendo a risparmiare la somma prevista.
Il bambino, dopo poco tempo, accompagnato dalla madre, si recò ad una associazione non profit, la Watercan, con il ricavato. Ma la direttrice, Nicole Bosley, gli disse che con 70 dollari si poteva acquistare soltanto una pompa manuale, mentre per un pozzo ce ne volevano 2000! “Significa che dovrò impegnarmi ancora di più”, disse Ryan. Nicole convinse i suoi superiori e l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale del Canada a pagare la fattura del pozzo a metà con Ryan, che si rese disponibile a raccogliere altri 700$USA ma, questa volta, coinvolgendo tutta la famiglia, i parenti e gli amici. A scuola la maestra mise sulla cattedra un annaffiatoio per le offerte donate dai bambini della classe. Tutto il paese fu coinvolto..Ryan fece dei lavoretti presso la famiglia Hrelajc.
La somma venne raccolta e la Watercan intervistò Ryan insieme a Gizaw Shibru, direttore di tutti i progetti per l’Uganda. Insieme scelsero il villaggio di Angolo, nell’Uganda del Nord, colpita fortemente dall’Aids e dalla siccità, dove 1 ogni 5 bambini moriva prima di raggiungere l’età di Brian e dove l’acqua era lontana 5 Km. Il pozzo di Ryan venne costruito.
Da qui nacque la Fondazione “Pozzo di Ryan “, che finora ha raccolto 750 mila dollari da destinare a progetti in diversi Paesi africani.
Successivamente Ryan, quando venne a sapere che i pozzi venivano scavati a mano, iniziò a cercare ossessivamente i 25.000 dollari che ci volevano per una perforatrice. Ryan venne intervistato per un giornale, fu realizzato un documentario per la Tv e le donazioni e gli assegni iniziarono ad arrivare da diversi punti del Paese.
Nel frattempo, nella sua classe, la professoressa Nancy intraprese uno scambio di corrispondenza con gli alunni della scuola dell’Uganda:

«…Caro Ryan, ho otto anni. Mi piace il calcio. La mia casa è di foglie. Come sono negli Stati Uniti? Il tuo amico Akana Jimmy».

Ryan rispose subito:
«Caro Jimmy, deve essere fantastico vivere in una casa di foglie. La mia è di mattoni. Bevi l’acqua dal mio pozzo tutti i giorni? Verrò a trovarti quando avrò 12 anni. Scrivimi presto. Il tuo amico Ryan».

Nella lettera c’era una foto di Jimmy. Anche lui con una storia particolare. Era riuscito a sfuggire alle grinfie dell’Esercito di Resistenza del Signore o LRA.

Ryan aveva sempre la foto del suo amico con sè. “Potrò mai riunirmi con lui?” si chiedeva “forse quando avrò dodici anni”.

Invece c’è andato prima. Il giornale The Ottawa Citizen gli ha pagato il viaggio con i genitori. Il 27 luglio del 2000 sono stati accolti ad Angolo dall’intero villaggio inneggiante. 5.000 bambini lo aspettavano gridando in coro il suo nome.
“Sanno il mio nome!” diceva sorpreso. Lo aspettava anche il suo amico Jimmy che lo accompagnò ad inaugurare il pozzo che stava dietro l’orto della scuola, col suo nome inciso nel cemento.
Inaugurava il primo dei 432 pozzi che ha perforato in 15 paesi (fondamentalmente in Africa) con i fondi della sua Fondazione.
Al ritorno fu una valanga di articoli, inviti, perfino un incontro col primo ministro del Canada Jean Chretien.
La Fondazione "Pozzo di Ryan" ha raccolto finora 750 mila dollari da destinare a progetti in diversi Paesi africani e ha fornito acqua potabile ad oltre 577.000 persone.

Pagina web de Ryan: http://www.ryanswell.ca/

http://www.giorgiobongiovanni.it/segni-di-speranza/1475-acqua-potabile-ryan-hreljac.html
Tiziana

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